I 4T della famosa casa Austriaca scaldano in mulattiera. Specialmente quando si è obbligati a forzare e proseguire a velocità basse i modelli 450 e 525 degli anni ’03-’04-’05 tendono a scaldare e magari a spurgare un po’ di liquido di raffreddamento dallo sfiato sul radiatore. Per risolvere questo problemino invece che acquistare il kit che fornisce la casa madre (il costo è tutt’altro che irrisorio) ho pensato di darmi al fai-da-te e autocostruirmi un impianto di raffreddamento forzato sulla mia moto. Ho pensato ad una semplice ventola azionata da un interruttore al manubrio che a mio comando estragga aria da dietro uno dei radiatori.
Il radiatore scelto per il lavoro è quello destro, l’unico abbastanza distante dal serbatoio per permettere l’installazione della ventola. Tra l’altro è la stessa posizione in cui verrebbe installato il kit ufficiale.
Il pulsante a manubrio è un modello standard, con un bel pulsante on-off rosso. Unica mancanza: non c’è un led che indichi accensione o spegnimento (certo, ci sono le scritte “on” e “off”, ma una lucina penso che sia più evidente…). Nessun problema, con un led rosso e una resistenza da 470 Ohm ho modificato il pulsante in modo che il led si accenda quando la ventola è alimentata… per la massa del led ovviamente ho dovuto aggiungere un filo nella guaina del pulsante. Ho pensato collegare l’impianto sotto alimentazione continua, in modo che la ventola continui a girare anche a moto spent, ecco il perchè di un led che mi indichi se è accesa o spenta (altrimenti ciuccia tutta la batteria se la dimentico accesa).
Il pulsante ovviamente ha un filo di ingresso alimentazione e un filo di uscita, quindi va collegato in serie sulla linea di alimentazione prima della ventola. Il led prende alimentazione sul filo di uscita, altrimenti rimarrebbe sempre acceso indipendentemente dallo stato dell’interruttore.
Per l’alimentazione dovrebbe essere disponibile di serie un fastonfascettato sul telaio sotto il serbatoio (filo giallo-rosso). Questa linea è collegata direttamente alla batteria, quindi sotto alimentazione continua, e da qui prenderò il positivo per l’impianto.
Qui di seguito lo schema elettrico dell’impianto artigianale:
Le connessioni dell’impianto, a parte quella sotto il serbatoio, sono posizionate dietro il cupolino, così non danno fastidio. Ho dovuto modificare in parte il convogliatore della ventola, perchè inizialmente non riuscivo a far passare il tubo del radiatore tra serbatoio e ventola stessa. Con un po’ di neoprene adesivo ho preservato il tubo dal bordo spigoloso del convogliatore così che non si tagli con le vibrazioni.
Alla fine con delle staffette ad “L” ho fissato la ventola agli attacchi sul radiatore mediante fascette… mai niente di più stabile 😀
L’interruttore è posizionato tra acceleratore e interruttore accensione (il quale seppur un po’ più distante dal pollice resta raggiungibile facilmente in mulattiera nei casi estremi).
Ecco un videillo del lavoro compiuto…
[youtube nckll4l5uFI]
ciao
che tipo di ventola hai usato?
grazie
Ciao Simone,
la ventola che utilizzai al tempo era stata acquistata in un negozio di elettronica… in sostanza è una ventola di raffreddamento per quadri elettrici, con la guarnizione interna. Al tempo il kit di raffreddamento KTM costava una follia e le poche finanze stimolavano la mia inventiva! 🙂