Non so se il mio ultimo post sulla pagina Facebook di Daidut Enduro abbia funzionato, fatto sta che sul quotidiano friulano il Messaggero Veneto è stato finalmente pubblicato un articolo in risposta alle tediose insinuazioni dell’ormai “famoso” esponente di Legambiente, Marco Lepre.
Ebbene, ogni anno il Sig. Lepre attende lo svolgersi delle manifestazioni fuoristrada per fomentare idee simil-ambientaliste, denigrando la categoria degli enduristi. Non si sa se lo faccia per ispirazione naturale, per hobby o per pubblicità personale, ma a quanto pare sembra sia disposto anche ad utilizzare metodi mendaci per acquisire credibilità. Il “brutto” della cosa è che ad ogni occasione c’è uno stuolo di finti-ambientalisti-della-domenica che assecondano gli articoli del Lepre e difendendono “la natura” dai loro tablet e notebook di città. Poi, magari, la natura non l’hanno neanche mai vista se non sugli stessi tablet.
In conferma di questo, come ogni anno, i Legambientalisti vengono sistematicamente smentiti dai fatti. Ultimo, ma non ultimo esempio, la recente gara valida per il Campionato FVG Enduro a Tolmezzo (UD). In seguito all’evento è stato dimostrato da foto, video e quant’altro che il Motoclub Carnico ha lavorato con lodevole dispendio di uomini e mezzi nelle settimane successive, riparando i “danni” causati dalla manifestazione. E a quanto pare i sentieri sono stati sistemati meglio di prima. Per accorgersene è sufficiente andare a guardare i sentieri dal vivo. Ma purtroppo questi fatti sfuggono sempre agli ambientalisti, che si dimenticano ogni anno di riconoscerli e riferirli. Probabilmente a loro piace leggere solamente i propri articoli.
Comunque sia, di seguito potete leggere la notizia con le risposte di chi accoglie gli enduristi e capisce che non c’è vandalismo nel godersi la montagna in moto. Per i legambientalisti che leggeranno ho evidenziato i punti chiave, tanto per fare chiarezza.
Cliccate sulla foto per ingrandire e buona lettura.
Invito gli AMBIENTALISTI a fare una passeggiata lungo la sponda destra del Fiume Isonzo,costeggiando il Fiume tra la boscaglia, seguendo i vari sentieri. Si parte sotto il Ponte di Sagrado verso sud, oltrepassando il Ponte della Ferrrovia per ancora circa 1km. Consiglio di portarsi sul posto con un Camion e munirsi di guanti e un centinaio di sacchi per l’immondizia condominiali. Troverete da raccogliere cio’ che hanno lasciato i ‘clandestini’….
Mi ricordo anche, ai tempi della MiniEnduro Triveneto disputata ad Udine in concomitanza con UdineMotori, che parte del trasferimento di gara risaliva il corso del torrente Cormor fino quasi a Pagnacco… Bè, avevano fatto un mucchio di storie perchè l’alveo del Cormor è “parco naturale”, ma l’assurdo è che in vita mia non ho mai visto tante lavatrici ed assorbenti e pannolini come ce n’erano (e ce ne sono tuttora) lungo il corso del torrente.
Parco naturale? Venghino, siore e siori, ad ammirare il parco.
Ci rompono le balle a noi, se corriamo con le autorizzazioni ma non ho mai visto nessun legambientista a pulire i sentieri e raccogliere immondizie nei boschi. E neanche nelle città li ho visti.
E’ alquanto insolente l’intervento perpetuo del Sig. Lepre in ogni manifestazione “motoristica” che tocchi i luoghi a lui cari, vedasi il TRV di Ovaro, le gare nazionali ed internazionali svoltesi a Tolmezzo, la motocavalcata dell Alpi Carniche. Ho già avuto modo di controbattere sue accuse nei confronti dei motociclisti o enduristi che deturpano il territorio, più volte le sue accuse sono state smentite da fotografie degli interventi dei motoclub organizzazioni che hanno ripristinato a regola d’arte il territorio. Come in questo articolo, il suddetto si erge a difesa di una montagna destinata a cimitero, l’accoglienza di alcune persone è veramente da maleducati e soprattutto il detto : Friuli, ospiti di gente unica! spero non si riferisca a quei pochi maleducati che prendono per verità queste schifose menzogne!