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Nell’enduro e nel motocross, oltre al pilota, non conta tanto la potenza della moto quanto la telaistica e l’assetto della stessa. Non è raro vedere sullo stesso tracciato piloti con cilindrate inferiori che registrano tempi più bassi dei piloti con cilindrate superiori. Questo perchè sulla moto le sospensioni contano tantissimo. Nel nostro sport infatti la velocità di punta non si raggiunge quasi mai, ed è per questo che una moto con minor potenza ma con miglior telaio può avere prestazioni maggiori. Come al solito vale la regola che “non importa quant’è grande, ma come si usa“. La moto, ben si intende. Per sfruttare al meglio la moto ci vogliono molte cose: un buon allenamento, molta testa e molta “manetta”. Oltre a questi c’è la preparazione della moto stessa e l’assetto della moto è una dei punti principali su cui lavorare per avere una moto sempre prestante.
Premetto subito che qui non si parla di “taratura”, ma di “regolazione”. Molti confondono i due termini, ma facciamo un po’ di chiarezza:
- taratura è l’intervento di modifica dei sistemi (idraulici o meccanici) all’interno della sospensione, e li fa solamente un preparatore specializzato.
- regolazione è l’intervento che facciamo noi, aprendo o chiudendo registri, vitine, manopoline e quant’altro
Innanzitutto le sospensioni funzionano in due fasi principali: la compressione (COM) ed il ritorno (REB). La compressione è la fase di “affondamento” della sospensione, mentre il ritorno è la fase di “estensione”. Le regolazioni disponibili sulle sospensioni sono dei registri da avvitare/svitare per aumentare/diminuire la velocità della sospensione in queste due fasi (puoi leggere l’articolo sulla Regolazione delle sospensioni enduro e motocross QUI).
Le moto escono di fabbrica con un setup intermedio, che di solito è un compromesso progettato per una persona di 70-80kg con un’allenamento “standard” e una manetta “standard”. Per coloro che non sono in questa categoria di peso l’unica soluzione sarebbe quella di sostituire le molle di forcella ed ammortizzatore, ma per capirlo ci sono dei modi. Il SAG è uno di questi.
Che cos’è il SAG?
Il SAG è detto anche bilanciamento statico (o dinamico) della moto. In realtà fa parte anche degli interventi di manutenzione della moto (che trattiamo in QUESTO ALTRO articolo) e nel particolare sono le misure relative all’altezza della moto con o senza pilota. Il SAG si calcola in base ad una serie di misurazioni da effettuare a moto ferma. Queste misure devono essere effettuate sia nella parte posteriore (per calcolare il SAG del mono ammortizzatore), sia nella parte anteriore (per calcolare il SAG della forcella). Per quanto riguarda i “mono” bisogna considerare che sui sistemi senza leveraggi (come i PDS KTM da enduro) le misure sono leggermente diverse dai sistemi tradizionali.
L’occorrente per effettuare le misure è:
- un metro
- un cavalletto per sollevare completamente la moto da terra
- una moto (possibilmente la vostra)
- un pilota vestito con abbigliamento e stivali (possibilmente voi)
Come misurare il SAG dell’ammortizzatore
Am: moto alzata da terra. Si misura la distanza tra un punto di riferimento sul codino della moto e il centro del perno ruota.
Bm: moto appoggiata a terra. Si dà una pompata per “assestare” le sospensioni. Si misura la distanza tra il punto di riferimento precedente e il centro del perno ruota.
Cm: moto a terra con pilota in sella. Si misura la distanza tra il punto di riferimento precedente e il centro del perno ruota.
SAGm STATICO = Am – Bm
SAGm DINAMICO = Am – Cm
Solo per dare qualche riferimento i valori che dovrebbero risultare dai nostri calcoli sono:
SAG STATICO | SAG DINAMICO | |
---|---|---|
sistemi SENZA leveraggio | 35/40 mm | 105/110 mm |
sistemi CON leveraggio | 30/35 mm | 100/105 mm |
Come misurare il SAG della forcella
Af: moto alzata da terra. Si misura la distanza tra il punto inferiore della piastra di sterzo della moto e il centro del perno ruota.
Bf: moto appoggiata a terra. Si dà una pompata per “assestare” le sospensioni. Si misura la distanzatra il punto inferiore della piastra di sterzo della moto e il centro del perno ruota.
Cf: moto a terra con pilota in sella. Si misura la distanza tra il punto inferiore della piastra di sterzo della moto e il centro del perno ruota.
SAGf STATICO = Af – Bf
SAGf DINAMICO = Af – Cf
Nota: la forcella deve essere in buono stato, pulita e sfiatata. Se ha una buona scorrevolezza dovreste rilevare facilmente delle misure corrette, altrimenti in caso di forcella “inchiodata” potrebbero risultare falsate.
SAG STATICO | SAG DINAMICO | |
---|---|---|
forcelle ENDURO | 30/35 mm | 55/65 mm |
forcelle MOTOCROSS | 25/30 mm | 45/55 mm |
Perchè è importante regolare l’altezza (SAG) della moto?
Il calcolo del SAG è necessario per capire l’altezza della moto in ordine di marcia. Dobbiamo capire che la moto deve essere più alta possibile per far lavorare le sospensioni nella prima parte della loro corsa, dove la molla agisce di meno e lavora meglio l’idraulica. Se la moto è troppo bassa le sospensioni lavorano male perchè la molla è già precaricata e non si sfrutta al massimo il funzionamento idraulico della forcella. In più gli ammortizzatori arrivano più facilmente a fine corsa (in gergo “a pacco”) a causa della corsa ridotta.
Il SAG statico dovrebbe risultare sempre nei parametri, anche sostituendo le molle, mentre il SAG dinamico potrebbe variare in base al peso del pilota. Quindi, se rileviamo misure di SAG dinamico inferiori o superiori dovremmo far sostituire le nostre molle con altre, più o meno morbide a seconda del nostro peso. Per eventuali riferimenti consiglio di dare un’occhiata al vostro manuale uso e manutenzione, infatti lì potreste trovare i dettagli sulle misure SAG “standard” per la vostra moto.
Piccole correzioni all’altezza si possono apportare agendo sul precarico molla. Precaricare significa “comprimere”. Precaricando la molla rendiamo però la moto più “nervosa”, invece togliendo precarico potrebbe perdere sensibilità, ma ne parleremo più avanti. Nel caso ci si trovi obbigati a precaricare l’ammortizzatore posteriore con più di 2-3 giri di ghiera, allora forse è il caso di sostituire la molla. Per il mono, è sufficiente avvitare/svitare la ghiera sopra alla molla per aumentare/diminuire il precarico. Per le sospensioni anteriori invece a volte è predisposto, sul tappo superiore della forcella, un registro a chiave esagonale che agisce nello stesso modo della ghiera del mono.
Se il SAG è regolato correttamente possiamo passare alle fasi successive, perchè sappiamo che la moto ha le caratteristiche base per sostenere il nostro peso e per essere bilanciata correttamente.
Articolo originale del 25/04/2014, aggiornato il 06/03/2018
Mi sembra ottimo questo articolo, ma dove trovo il vostro:
(Per eventuali riferimenti consiglio di dare un’occhiata al vostro manuale uso e manutenzione, infatti lì potreste trovare i dettagli sulle misure SAG “standard” per la vostra moto)?
Facendo lunghi viaggi e con molto carico, sto facendo modifiche importanti alla mia moto enduro e mi piacerebbe saperne di più
Grazie
Il consiglio è quello di leggere sul manuale della moto le impostazioni di forcelle e mono. Solitamente vengono indicati i valori “standard” di setup della moto. Pui prendere come riferimento queli valori e fare le prove variando i registri a tuo piacimento.
Sei un grande Marco.