Domenica 8 marzo è stato il giorno della memoria dedicato allo scomparso Mika Ahola. Molti si sono prodigati per la buona riuscita dell’evento, ma pochi si sono presentati nel giorno perfissato per la cerimonia.
Dopo l’atto vandalico perpetrato al monumento sito in località Sanguarzo di Cividale del Friuli (UD), l’inaugurazione della nuova targa è stata effettuata alle ore 12.00, con la partecipazione del Mons. Bruno Baccino per la benedizione del monumento e dell’Assessore all’Ecologia ed Ambiente Elia Miani a rappresentare il Comune di Cividale del Friuli. Oltre alle autorità, pochi hanno mantenuto la parola ed hanno partecipato all’evento organizzato da Lucio Elegante. La preghiera del Mons. Baccino ha benedetto il monumento, la cui targa è stata scoperta dall’Ass. Elia Miani. ed entrambi hanno condannato il poco rispetto dell’atto vandalico, atto che penalizza l’intera comunità del cividalese.
Mirabile l’opera dell’organizzatore, Lucio, che si è attivato da subito per ripristinare la targa asportata dal monumento a gennaio ed ha coinvolto anche le autorità comunali per condannare il poco rispetto della gente verso il nostro sport.
Purtroppo, dopo le mille promesse di partecipazione apparse sui social network, pochi si sono presentati. Sembra che molti abbiano sfruttato l’onda della notizia per farsi pubblicità, presentandosi ai più come paladini della giustizia mentre poi non hanno mantenuto la parola mancando il giorno dell’evento.
Alla pubblicazione del mio articolo di denuncia “Deturpato il monumento di Mika Ahola” molti risposero positivamente riguardo al fatto che certi gesti irrispettosi non rendono onore alla razza umana. A quel tempo si sono sprecate le promesse di “riempire la valle di moto”, le condanne e gli insulti a quel meschino che ha rovinato un monumento alla memoria. Il giorno prefissato però, quando bisognava far vedere a tutti cosa significa l’enduro, nessuno si è presentato all’appello per manifestare la sua indignazione. E allora cosa si parla a fare?
Il vandalo alla fine ha quasi vinto con il suo “no moto”, perchè ha avuto più coraggio lui a compiere un gesto tremendo piuttosto che noi (enduristi) a metterci la faccia per condannarlo.
Noi c’eravamo, e invece voi dove eravate?
Si ringrazia per la partecipazione il Comune di Cividale del Friuli di cui il Sindaco Stefano Balloch e l’Ass. Elia Miani, il Mons. Bruno Baccino, Paride Del Pup della DLP per la creazione della lapide, l’organizzatore Lucio Elegante e tutti i convenuti.